Come i fidanzati di Instagram hanno sostituito le fototessere

Un minuto di silenzio per i fidanzati di Instagram, costretti ad essere novelli Helmut Newton.

Oggi ho visto una scena da ridere, una ragazza davanti un muro dipinto di nero, in posa come Julia Roberts (anzi no, perché Julia è troppo spontanea al confronto); lui scattava foto su foto e lei lo rimproverava, facendogliene scattare altre e poi controllando la riuscita.

Ero ferma a guardarli, una forza misteriosa non mi faceva andar via. Un po' come i vecchietti davanti un cantiere. Erano magnetici: guardavo lui e mi domandavo quanto debba essere innamorato e non mi faceva pena, no, perché devi essere proprio innamorato per buttare 15 minuti della tua vita a fotografare un muro nero dietro la tua morosa che mostra la faccia imbronciata (a meno che tu non sia realmente un fotografo).

smartphone instagram


Ho pensato a tutti i discorsi di noi donne, quando ci lamentiamo degli uomini che non sono sensibili ed empatici, ma poi li trattiamo come cagnolini. Ho pensato a lui, che magari con gli amici fa il duro della situazione, quello che parla di youporn in scioltezza e poi fotografa cagnolini nella borsa della fidanzata.

Ho pensato a come Instagram ci abbia reso tutti fotografi e modelle, che è un bene, ma che la cosa stia sfuggendo di mano. Vogliamo essere tutti influencer, ma ciò che ritroviamo nella vita reale sono gli haters, quelli li abbiamo anche se siamo impiegate al catasto o commesse del panificio. Gente che parla male di te e gente che ti adula per una bottiglia di vino o un piatto di pasta.

Ho pensato alla fototessera di quartiere, con quel flash che in confronto le pasticche e gli acidi di "Smetto quando voglio" ti lasciano meno inebetito, allo sgabello che dovevi ruotare ed era sempre troppo alto o troppo basso, all'obiettivo che non capivi quando stesse per scattare e restavi due minuti con il sorriso che diventava una paresi facciale e quelli che guardavano di lato alla Napoleone. A quando chiudevi la tendina e restavi a tu per tu con la curiosità di come saresti venuto, mentre gli altri ti vedevano solo gambe e piedi, lasciandoti in religioso silenzio, perché era un momento importante, il momento del tuo futuro volto su carta d'identità, patente o momento d'amore, di amicizia, impresso negli anni.

libro vecchie foto


E quando usciva la foto eri sempre e comunque venuta uno schifo. Per non dire un cesso. Anche se eri Claudia Schiffer. La fototessera accomunava milioni di persone rendendole universalmente brutte, mentre Instagram accomuna miliardi di persone rendendole belle, a patto che tu abbia un fidanzato schiavo, un'asta per i selfie o un braccio estremamente lungo. Qualche settimana fa, una turista mi ha chiesto una foto davanti il Duomo di Milano: mi sono commossa. Una turista temeraria, le avrei potuto rubare lo smartphone, sarebbe potuta venire brutta, ma poi mi sono ricordata dei filtri e delle luci che photoshop è roba da principianti!

Ho ritrovato una foto nel diario col mio primo amore, quando la bellezza era veramente negli occhi di chi guarda! Ed ho ritrovato una mia fototessera da bimbetta, dove la manona di mio padre mi tiene salda per non farmi scappare. Forse è per quello che su Instagram non ci so proprio stare.

Adesso voglio vedere se il mio fidanzato, il Nello, avrà il coraggio di lamentarsi, quando dico che non voglio foto di me e magari gliele faccio cancellare. Gli parlerò dei fidanzati di Instagram e gli mostrerò le fototessere del passato. Tutto sommato, Instagram è un gran bene, checché se ne dica, ma lasciate perdere broncio, muri neri e quelle pose "finto naturale" che di naturale non c'è nulla. Per fortuna.

Chi in foto viene bene senza filtri, con uno scatto rubato, scagli la prima pietra. O la prima fototessera.

Commenti

  1. Io ho iniziato a usare Instagram pensando fosse un'applicazione per fotografi amatoriali o professionisti, che amara sorpresa scoprire che invece viene usato anche da gente che pubblica discutibili selfie o foto di gatti che si fanno la toletta...

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    1. Instagram è ora un social con lo stesso proprietario di Facebook ed è regno di influencer e pseudo tali. Una vetrina dove tutti si affannano per fare la foto più bella di un piatto o un selfie. Il problema è sempre l'uso che si fa dei social. Io la uso raramente ormai, anche se vado contro i miei interessi, dovrei essere attiva e farmi "un nome" ma mi manca quel pizzico di esibizionismo. Però amo i suoi magici filtri che fanno apparire tutto bellissimo!

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