"La grande bellezza"

Roma è un luogo magico in cui vivere.
Dove la rete sociale e sanitaria funziona così bene che ti vien voglia di ammalarti.
Le cure e le attenzioni che ricevi sono uniche.
Vivo con mia madre, la quale è disabile al 100% dopo un ictus. Un'ischemia che l'ha lasciata così in salute da avermi permesso di diventare la madre di mia madre. 
Vivere con un disabile totale, come saprete ed immaginerete, è semplicissimo. Specialmente a Roma.
Tra i controlli di routine che dobbiamo fare ci sono le analisi del sangue. Una cosa semplice, così semplice, che la rete sanitaria ha ben deciso di complicare le cose per permetterci di vivere un brivido giornaliero e trascorrere ore al telefono e giri panoramici per Roma. Una città bellissima.
Vado dal mio medico di base e chiedo le prescrizioni. 4 Ricette di analisi da fare.
Le consegno al CAD (il centro di assistenza domiciliare). Il cad invia la richiesta alla cooperativa che ha in appalto e gestione il servizio, la quale deve poi attendere che l'ospedale stampi le etichette per le analisi, dopodichè un infermiere allertato dalla cooperativa ci chiama per avvisarci del giorno in cui verrà, consegna il tutto al laboratorio e, infine, possiamo ritirare le nostre belle analisi.
Poiché l'iter è fin troppo semplice, accade ora che perdano una prescrizione e me ne accorga dopo la consegna dei referti (così posso tornare dal medico di base e rifare tutta la trafila daccapo per una ricetta solamente e far fare doppio prelievo a mia madre che ha le vene come Wolverine). Oppure che trascorrano più di 10 giorni e vari solleciti prima che la cooperativa mandi un infermiere (si sa che le analisi non sono mai urgenti, mai); o ancora che sbaglino nome e data sulle etichette con quelle di un'altra persona (cosicché tu debba perdere una settimana al telefono per chiarire l'accaduto e possa giocare all'eccitante gioco del "rimpallo", un pò come Asterix e Obelix negli uffici della Roma antica ai tempi di Cesare). Per fortuna tutto è rimasto come allora, al fine di garantirci uno status quo tanto rassicurante. Avere la certezza che tutto NON funziona come allora mi scalda il cuore, perché io non mi adatto facilmente ai cambiamenti.
Quando viene l'infermiere per il prelievo venoso non sappiamo mai l'ora, così possiamo svegliarci alle 5 del mattino e attendere fino alle 11, con un invalido a stomaco vuoto che gioca allo svenimento. Emozioni più belle di Gardaland e, per giunta, del tutto gratis!!! Ah no, scusate, sono servizi pubblici, li pagate tutti voi con le tasse!
Oggi sono così contenta e voglio ringraziarvi dal più profondo del cuore, perché due settimane fa abbiamo richiesto il solito prelievo ed oggi scopro con gioia che le analisi di mia madre sono  peggiorate e il medico dovrà modificare la cura e, pensate, il Cad, la Cooperativa e il laboratorio analisi, sono stati così gentili da aver allegato anche le analisi delle urine, per cui non avevamo consegnato nessun campione, dove hanno provveduto ad inventare una grave patologia batterica.
E il tutto a spese vostre.
Grazie di cuore, popolo di Roma, elettori, cittadini e tutti voi che mi consigliate sempre di rivolgermi alla rete sociale del Comune, che funziona così bene, anzi meglio del dovuto, tanto da fornirmi analisi che non ho mai fatto.
Da oggi mi immagino i laboratori dell'ospedale come la grande fabbrica dell'LSD e del Maghetto Harry Potter, dove vengono addirittura inventati dei batteri.
Grazie Roma. Grazie ai dipendenti che svolgono così alacremente e solertemente il loro lavoro.
Adesso esco, devo pagare una persona che resti con mia madre, perché quello stupido del mio dottore non si fida ad aumentare le dosi e cambiare terapia, rischiando che mia madre ci "rimetta le penne" per un piccolo errore e vuole rifare le analisi ex novo. Ma loro lo fanno per me, per movimentare le mie giornate!

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