Instagram, nuovi trend del 2018 e vecchie conferme

Instagram ed i suoi trend: gioie e dolori per chi prova ad approcciarsi o naviga in questo sconfinato mondo.

Se durante i suoi primi anni di vita questo social costituiva un modo per raccontare il proprio quotidiano grazie al potente mezzo visivo, l'impatto di una foto, lasciando il bisogno di parole a twitter e facebook, con il tempo ha subito una vera e propria rivoluzione a colpi di didascalie, hashtag, photoshop, bot e sponsorizzazioni.

Ad oggi potremmo riassumere i contenuti presenti su Instagram in precisi trend che continuano a spopolare, creando dei piccoli influencer (persone con 10k followers) e che vertono essenzialmente su alcune tematiche:

Libri, sempre accompagnati da tazze di tè, che se vuoi leggere e ti piace solo l'orzo non esiste, pasticcini invoglianti, tavole e tovaglie di fiandra o in alternativa ragazze con maglione largo e gambe nude o calzettoni sexy alla parigina, vietato leggere col pigiama di pile, quello così sintetico che regala brividi da scossette elettriche e prende fuoco anche al solo pensiero di un accendino.

Cibo, a sua volta divisibile in sottocategorie quali pizza (USA agghiacciante, lievitata 4378473829 ore, biologica, di farro/kamut, Sorbillo, Cracco Sì o No), ricette di ogni tipo di foodblogger, piatti gourmet da settordici stelle Michelin coi fiori edibili, che ti domandi se dopo non addentino pane e salame per i morsi della fame. Comunque, da bambina, ero solita mangiare alcuni tipi di fiori commestibili che trovavo sulle Dolomiti e gli altri ragazzini mi prendevano in giro; a pensare che ora mi costerebbe uno stipendio. Last but non least, dolci da svenire con foto particolarmente invitanti che sei sei a dieta ti ritrovi a sbavare sullo schermo mentre cedi alla tentazione di una tristissima Fiesta. 

Ovviamente a controbilanciare le foto di torte superlative ed a farti venire attacchi depressivi, ci sono le super fighe da competizione in posa accattivante mentre mostrano labbra, zigomi, nasi e corpi di dubbia naturalezza, anche se sono quasi sempre accompagnate dalla didascalia: "appena sveglia, o buonanotte mondo", talvolta sono frutto di photoshop, altre di filtri e luci sapientemente utilizzati, altre ancora di ore di pose e prove davanti allo smartphone (per non parlare dei fidanzati di Instagram).

Queste bellissime donne quasi sempre sono sponsor non dichiarati di prodotti, dall'ormai onnipresente Fittea (da cui capisci di essere arrivata ad essere una "vera"influencer) a creme, borse e prodotti vari. Che si collegano alle beauty blogger, le classiche, con foto anonime e tutte uguali di prodotti e relativa recensione, consapevoli che per provarli tutti non basterà una vita, ma loro continuano ad avere le mensole strapiene di flaconcini, le Bio, con foto in replica sui toni del verde (che fa tanto benessere) e scheda del prodotto.

Seguono gli Healthy: del cibo, frutta, verdura, vitamine, beveroni, regimi alimentari di varie marche e tipo, addominali, squat, affondi, foto di muesli tristi con vasetti di kefir, torna in forma, amati per come sei ma fai una bella dieta con me, sempre sotto l'occhio attento e mai sincero di Instagram.

Poi le vignarole: quelle/i per cui la foto in primo piano del vino super costoso si accompagna al massimo con la loro faccia mentre lo annusano dandosi un tono, il calice pieno per due, la mano nella mano con la fidanzata. Che un giorno vorrei pubblicargli la foto del Tavernello e vedere di nascosto l'effetto che fa. Spesso vanno a bracceto con l'hashtag "luxury"e amano pubblicare il prezioso della vita, come auto di lusso, bracciali, Tiffany, ristoranti, diamanti, orecchini e non sia mai una foto dal "Quagliaro", noto ristorante della Roma non bene.

Tra gli evergreen vorrei annoverare viaggi vari in giro per l'Italia e per il mondo, con lei che trascina mano di lui, lei di spalle che guarda infinito, cibo tra le mani in primo piano con dietro monumento (il binomio cibo e viaggio sembra essere sempre vincente). Spesso tutti i trend sono accompagnati da citazioni impegnate prese a caso da Google o citazioni che diano spessore alla nostra posa impegnata.

Bambini. Di questo argomento si dibatte già ampiamente ed io non sono molto favorevole a questi poveri ragazzini con le orecchie da renna o ripresi mentre dormono a paperotto. Lo dico da figlia di fotografo, ad oggi detesto essere fotografata, nei primi 10 anni della mia vita già avevo più scatti della Regina Elisabetta, che Leone e le sue ecografie sono due povery. Ma capisco che il diario di una mamma sia una cosa dolce e possa aiutare tante altre mamme ad avere consigli e districarsi in questo universo complicatissimo.

Su tutte, però, il trend che si conferma campione è quello dello stile Shabby Chic. Case, mobili, tendine, tazze da colazione, cucina, cuscini, vassoi, immortalati in ogni momento della giornata e con la luce delle 16, delle 17, delle 18. Ero una di quelle che amava quello stile country, poi moderno chic, poi shabby, ora boho chic. Adesso quando cerco qualcosa su Instagram per la casa, sono attratta dalle sedie su cui giacciono pile di panni ad attendere la vita, oppure le bellissime sedute di Ikea a 9,99 Euro.

Mi dispiace ma di tutta questa perfezione non so che farmene, sta generando in me noia e vorrei foto meno accattivanti, meno belle, ma forse più vere. Il mio account è attualmente privato, navigo poco e pubblico poco. Sto scoprendo un amore per le macchinette fotografiche usa e getta, che almeno erano democratiche: venivamo in foto tutti cessi, ma ripresi nei nostri momenti migliori e più veri.

Il ciambellone è pronto, vado a scattargli una foto, sia mai che lo si mangi prima di pubblicarlo, quello poi ci resta male e piange tutte le sue gocce di cioccolata. Volete vederlo? siete curiosi? Allora fate un salto a casa mia!