Crescendo, come si cambia e cosa resta uguale

Tra 10 giorni sarà il mio compleanno.


No, non lo dico per avere gli auguri, ve lo dico perché è arrivata la mail dell'Estetista Cinica a ricordarmelo ed io ho avuto un sussulto, mi sono girata, ho guardato Nello e gli ho detto: "ma come, l'altro ieri mi spremevo i punti neri e già ho 41 anni?"

Crescendo, cosa cambia e cosa resta uguale?

Ma io i punti neri ce li ho ancora, perciò a parte regalarmi qualcosa della Veralab, non capisco come possa essere accaduto.
E quando soprattutto?

Sono ancora quella persona che non voleva studiare (e non lo ha fieramente fatto), quella scimmietta dispettosa, riflessiva e sorridente, quella che amava il cinema ed il teatro, quella che amava leggere (ed ora lo faccio meno perché non mi decido ad andare dall'oculista ed ho perso 10decimi), quella che non voleva un ragazzo "perché, dai, bisogna averlo," e che pensava che l'amore se succede sì, ma un uomo non è necessario averlo accanto;
quella che cercava lavoro e non mi sembra che qualcosa sia cambiato, lo sto ancora cercando, quella che se un'amica mi faceva un pezzaccio, ancora ci resta male, che se sparisci io ti elimino senza rimpianti, che crede nelle stesse cose, come ad esempio i dolci, le righe, le Converse e il piacere del picnic sotto le fronde di un albero, la lasagna come dico io, anche se adesso ho la glicemia alta e ogni tanto metto anche una gonna e nel frattempo mi sono pure sposata.

Ma come succede che uno cresca, così, senza accorgersene?


Linguaccia bambina crescere
Crescere e cambiare restando uguali

Come succede che mangi i pop corn ed hai la gastrite e lo spritz fa rima col Gaviscon?

Come succede che il giorno prima tiri tardi ed il giorno dopo hai la sveglia alle 6 del mattino?
Anzi no, quella combinazione malefica la faccio ancora, è che la reggo un po’ meno.

Succede.

Succede proprio che la vita corra veloce ed un attimo prima sei sulle spalle di tuo padre in cima ad una montagna e l’attimo dopo lui non c’è più; succede che un attimo prima tua mamma fa le lasagne come piacciono a te e l’attimo dopo tu l’aiuti a vestirsi.

Ma succede anche che incontri persone belle, cambi talmente tanti lavori che ne sai una più del diavolo, che ogni giorno spunta un capello bianco, ma tu ne vai fiera e non lo tingi.

Succede che vedi posti meravigliosi, che ti innamori che leggi cose meravigliose, che ridi, scherzi, balli, piangi e ti diverti.
Succede che stai pure incazzata, che devi lottare, ma poi ti guardi indietro e dici:
Ben fatto, bel lavoro.

Poteva andare meglio, sì, ma meglio del tuo meglio non potevi fare. 
Pure se hai la prestanza fisica di una 85enne, sei sempre il meglio che puoi fare.

Si cambia, eccome se si cambia, non tanto nelle idee quanto nel fisico ed a volte, per fortuna, anche nelle idee, perché va bene i propri ideali, ma certe opinioni cambiano, sulla base dello studio, della conoscenza, dell'esperienza e del confronto con gli altri.
Certe volte solo a rileggere post su Facebook di 8 anni fa mi autovergogno delle cretinate scritte e delle persone frequentate! Il gelato no, quello resta un credo da non cambiare.

Chissà il prossimo anno cosa porterà, sicuramente un anno in più, ma per diventare grandi c’è ancora tempo.

Ah, il mal di schiena dite? Ho un ottimo osteopata, ve lo posso consigliare!

Commenti

  1. Se penso al tuo compleanno immediatamente mi viene in mente quella volta in cui ho sbagliato a farti gli auguri perché le figure di merda, si sa, rimangono indelebili ...
    Le mie primavere sono dieci di più, ma non voglio nemmeno dar la colpa a quello, come dici tu: si cambia, eppure io casinista lo sono sempre stata, anche quando la memoria era più sul pezzo.
    Ti ringrazio per la perla che ci doni "poteva andare meglio, sì, ma meglio del tuo meglio non potevi fare"... la farò mia, specialmente di questi tempi direi che è un mantra vitale ...

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    Risposte
    1. Le figure di cacca restano ad imperitura memoria per chi le fa (le mie le ricordo tutte, anche se sono innumerevoli ogni giorno!) Ma ad esempio questa degli auguri non la ricordavo! E poi gli auguri fanno sempre piacere!
      La perla é un mantra che sto cercando di fare mio e che volevo condividere, perché penso sia una delle cose più difficili, volersi bene, specialmente col passare degli anni.

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